giovedì 12 aprile 2012

JUVENTUS-LAZIO 2-1


Del Piero riporta in vetta la Juventus. Una sua punizione capolavoro permette ai bianconeri di avere la meglio su una volitiva Lazio. Un goal pesantissimo come un macigno che rispedisce indietro il Diavolo vittorioso ieri nell’anticipo a Verona. Per gli uomini di Conte arriva cosi la quinta vittoria consecutiva la prima nelle sette finali scudetto. Mentre continua l’imbattibilità in campionato, salita a trentadue partite. Encomiabile la Lazio come atteggiamento e carattere nonostante le tante assenze. Sconfitta che brucia ma che lascia invariate le speranze in chiave Champions.

FORMAZIONI – Conte ritorna al 4-3-3. Non c’è De Ceglie infortunatosi nel riscaldamento. In difesa, spazio quindi a Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci (smaltita la febbre) e Chiellini. A centrocampo il trio delle meraviglie Pirlo-Marchisio-Vidal. In avanti tridente con Pepe, Vucinic e Quagliarella. Reja non recupera Konko e Radu e si affida a un 4-4-1-1. In difesa Scaloni e Garrido sulle corsie esterne; centrali Biava e Diakitè. A centrocampo, Ledesma e Cana davanti alla difesa, con Gonzalez e Candreva esterni. Sulla trequarti fuori Hernanes e dentro Mauri alle spalle dell’unica punta Rocchi.

PARTITA – La Juve parte a mille con il piede premuto sull’acceleratore: ritmo alto e solita intensità. La Vecchia Signora sente addosso il fiato del Diavolo, cosi nei primi trenta minuti si assiste a un assedio al bunker dei biancocelesti, attendisti e troppo remissivi. Si gioca a una porta sola. Alla mezzora Pirlo inventa, Pepe trasforma. Alla sua maniera.

Una sforbiciata al volo dell’attaccante apre la strada al vantaggio dei bianconeri. La Lazio rimane ferma ai box a salvarla è solo Marchetti che evita il tracollo ai biancocelesti. Prima smanaccia in corner un bolide di Vidal dalla distanza, poi compie un miracolo su una girata a botta sicura di Quagliarella. La Juve continua a spingere, attacca a testa bassa con quattro-cinque uomini sfruttando le praterie esterne concesse dai biancocelesti. Ma senza sfondare. A fine primo tempo arriva però la beffa: Mauri sorprende la difesa bianconera su cross di Scaloni dalla destra. Risultato beffardo per la grande mole di gioco espressa da bianconeri ma che rende onore alla tenacia della Lazio.

Nella ripresa si assiste allo stesso copione tattico del primo tempo: Juve avanti e la Lazio pronta a ripartire. Al sesto Vucinic, sinistro a incrociare, sfiora il palo alla sinistra di Marchetti. Il forcing dei bianconeri senza soluzione di continuità s’infrange sul muro biancoceleste; con il passare dei minuti sale la tensione e la partita perde d’intensità dopo un primo tempo spettacolare. Quando l’epilogo sembra segnato, un capolavoro di Del Piero riporta in quota la Juve. Pinturicchio su punizione inventa un colpo dei suoi per festeggiare la 700esima partita in maglia bianconera. Goal pesantissimo come i tre punti che incassano i bianconeri in chiave scudetto. Finisce con sei minuti di recupero con Reja e Kozak espulsi per troppa foga. Ma questa Juve sembra non morire mai.

CHIAVE – Il goal su punizione di Del Piero permette ai bianconeri di mantenere la vetta della classifica. Un capolavoro balistico che riporta in alto la Juve alla quinta vittoria consecutiva.

CHICCA – Il goal di Mauri interrompe l’imbattibilità di Buffon, che si ferma a più di 500 minuti. La difesa bianconera resta sempre la migliore d’Europa. La meno battuta del campionato, 18 goal subiti in 32 gare. E più solida rispetto a quella di Barça (22), Manchester City (25), Bayern (18) e Tolosa (26).

TATTICA – Juve disposta con un 4-3.3; Lazio schierata con un 4-4-1-1. Nel primo tempo si assiste a una Juve a trazione anteriore che sfrutta il baricentro basso dei biancocelesti, troppo schiacciati sulla propria trequarti. Reja dopo il goal dei bianconeri avanza Candreva al fianco di Mauri cercando di arginare il distacco tra centrocampo e attacco. Nella ripresa Conte toglie Pepe per Matri, schierandosi nel finale con un 4-2-4. Risponde Reja inserendo Hernanes al posto di Mauri, e Kozak per Rocchi.

MOVIOLA – Regolare la posizione di Pepe al momento dell’assist di Pirlo. Goal valido. Eccessive invece le espulsioni di Reja per proteste e per Kozak, doppio giallo, l’ultimo troppo fiscale.

PROMOSSI&BOCCIATI – Per la Juve la copertina di giornata spetta a Del Piero autore di un goal fondamentale in chiave scudetto. Per i bianconeri una prova tutta grinta e carattere. Onore al merito alla prestazione di Pirlo, sempre più determinante e faro in mezzo al campo. In casa Lazio da elogiare lo spirito di sacrificio di molti che lottano e sudano fino all’ultimo respiro. Strepitoso Marchetti che evita il tracollo nel primo tempo. Colpevole, però, in occasione del goal del definitivo vantaggio bianconero.

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