domenica 22 aprile 2012

LAZIO-LECCE 1-1

All’Olimpico finisce 1-1 la sfida tra Lazio e Lecce a termine di una gara intensa e tatticamente bloccata. Succede tutto allo scadere: a Matuzalem risponde Bojinov nel giro di dieci minuti. Due punti persi per la Lazio, uno guadagnato per il Lecce che rimane aggrappato a un sogno chiamato salvezza. Per i biancocelesti, più volitivi del solito, si tratta di un piccolo passo avanti sul piano del gioco ma che lascia l’amaro in bocca per aver perso la grande occasione di allungare in classifica.

FORMAZIONI – Ancora emergenza e uomini contati per Reja. Fuori Mauri e Kozak per squalifica, oltre una lunga lista d’infortunati. In difesa Biava prende il posto di Dias al fianco di Diakitè. In mediana spazio a Ledesma e Matuzalem, mentre sulla trequarti, il tecnico goriziano conferma il trio Gonzalez-Hernanes-Candreva alle spalle dell’unica punta Rocchi. Il Lecce si presenta all’Olimpico al completo e in formazione tipo. Cosmi deve rinunciare solo a Miglionico per affaticamento muscolare, al suo posto in difesa c’è Esposito; in mezzo al campo Bertolacci, al posto dello squalificato Blasi.

PARTITA – Parte forte la Lazio nel tentativo di non dare riferimenti ai salentini ed esorcizzare la paura dei minuti iniziali, spesso fatali ai biancocelesti. Matuzalem e Ledesma fanno diga davanti alla difesa impendendo al folto centrocampo pugliese di ripartire. La soluzione tattica funziona, anche perché Cuadrado e Muriel girano al minimo.
Con il passare dei minuti, gli uomini di Reja alzano il proprio baricentro, rendendosi più pericolosi ma evidenziando tutti i limiti offensivi delle ultime giornate. Hernanes non trova mai il guizzo vincente mentre Rocchi, troppo isolato, fatica a trovare la porta. Cosi le occasioni migliori capitano a Candreva, che prima scheggia la traversa con un sinistro a giro, poi fallisce il tap-in vincente a due passi da Benassi. Il Lecce si difende con ordine e senza troppa fatica regge la pressione (blanda) della Lazio.
Nella ripresa il Lecce parte a mille. Nei primi cinque minuti colleziona due nitide occasioni da goal (traversa di Cuadrado) che mettono i brividi a Marchetti. Nella Lazio, Reja, lascia negli spogliatoi il “Profeta” preferendoli Alfaro (la cui partita dura appena 30 minuti) e avanzando Gonzales più vicino a Rocchi. Nel secondo tempo si assiste a un altro match. Merito di un Lecce rientrato con uno spirito nuovo e confortato dalle notizie dagli altri campi (il crollo del Genoa in casa). L’inerzia della partita, però, non cambia. La Lazio costretta a sostituire anche l’uruguagio per infortunio, si ritrova senza punte, e l’ingresso di Cana non sposta di una virgola l’assetto tattico dei biancocelesti.
Allo scadere la partita s’infiamma. In dieci minuti la Lazio passa dal paradiso all’inferno. Viceversa, il Lecce, trasforma una probabile sconfitta in un pareggio, prezioso come l’oro. Prima è Matuzalem a portare in vantaggio la Lazio su cross dalla destra d Scaloni. Poi arriva il goal del neo entrato Bojinov a gelare l’Olimpico e riportare in quota il Lecce.

CHIAVE – Bojinov mette a segno un goal pesantissimo. Che salva il Lecce e compromette, in parte, la fuga della Lazio per la corsa al terzo posto.

CHICCA – L’attacco della Lazio è a secco da due mesi. L’astinenza da goal riguarda tutte le punte biancocelesti. L’ultimo attaccante che ha bucato la porta avversaria è stato Miro Klose il 26 febbraio scorso contro la Fiorentina all’Olimpico. Mentre, Rocchi, unico di ruolo, è a digiuno dal 1˚febbraio nel 2-0 contro il Milan.

TATTICA – Lazio disposta con il 4-2-3-1; Lecce con il 3-5-2. Centrocampo di palleggiatori per i biancocelesti, con Hernanes più vicino a Rocchi quale seconda punta aggiunta, ma poco efficace nel primo tempo. Il Lecce schiacciato sulla trequarti soffre gli incontristi della Lazio, soprattutto Matuzalem. Nella ripresa, Reja, non cambia assetto tattico (la partita di Alfaro dura appena mezzora), mentre Cosmi nel finale passa al tridente con l’ingresso di Corvia e Bojinov.

MOVIOLA – Nulla da segnalare sulla direzione di gara dell’arbitro Rocchi.

PROMOSSI&BOCCIATI – Nella Lazio, Hernanes, alla 21esima sostituzione stagionale, è autore di una prova incolore. Buone le prove di Matuzalem (preziosa la sua rete) e Ledesma. Da rivedere la prova di Alfaro, sempre più oggetto misterioso. Grande partita di sacrificio, invece, per il capitano Rocchi che porta sulle spalle il peso di un intero reparto. Nel Lecce decisivo è il goal di Bojinov entrato allo scadere. Tutt'altro che positiva la prova di Muriel, meno ispirato del solito. Per il resto, ennesima prova positiva per i salentini.

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